Gli ormoni bioidentici sono un grande successo della medicina antiaging, che non va confusa con la classica medicina estetica, dato che la prima si occupa in primo luogo di prevenire situazioni patologiche severe, malattie degenerative, sarcopenia, obesità, osteoporosi e così via. L’approccio maggiormente suggerito dai sostenitori di questo tipo di medicina anti invecchiamento include un più corretto stile di vita in sinergia con l’integrazione alimentare, l’attività fisica, la capacità di gestire lo stress, solo per citare gli aspetti più caratteristici.
Nonostante la massima attenzione e l’impegno, tanti fattori esterni tendono ad accelerare l’invecchiamento e il decadimento delle nostre cellule e questo ha portato alcuni medici a valutare l’utilizzo di ormoni naturali per ripristinare il giusto assetto endocrino e un maggiore benessere.
Gli ormoni bioidentici di cui si avvale tale branca della medicina si contrappongono ai tipici ormoni usati nell’ambito della contraccezione e nelle terapie sostitutive. Questi ultimi infatti hanno una struttura chimica diversa dagli ormoni naturalmente presenti nel nostro corpo e per tale motivo possono risultare da una parte più potenti ma anche estremamente pericolosi per via dei tanti effetti collaterali. Gli ormoni bioidentici invece hanno una derivazione naturale e una struttura del tutto analoga e assimilabile a quelli dell’organismo umano, per via della loro qualità cinetica e per gli effetti esplicati.
Nell’ambito della medicina antiaging e sportiva, vengono quindi utilizzati con successo come ormoni bioidentici o come integratori naturali (in tal caso parliamo di precursori diretti o stimolatori dei seguenti):
Infine è importante ricordare come l’utilizzo di ormoni bioidentici o di integratori naturali stimolanti sia da effettuarsi sempre sotto stretto controllo medico soprattutto in presenza di patologie e in concomitanza all’assunzione regolare di farmaci, in maniera da scongiurare qualsiasi effetto collaterale e scegliere i prodotti più adatti alla propria situazione.
Ogni soggetto infatti è diverso dall’altro così come le reazioni ai vari principi attivi in quadri clinici differente, un’alimentazione e uno stile di vita diversi. Anche in questo caso riconoscere l’importanza dell’individualità consente di programmare la terapia migliore per il proprio benessere e ottenere prima e conservare più a lungo i risultati desiderati.